È partita la fase due del programma di lancio delle attrezzature “Orange” iniziata ad Eima e oggi con un’offerta ancora più ampia
È partita sotto il sole di luglio la seconda tappa del programma di implementazione dell’offerta di attrezzature a marchio Kubota.
La fase uno, avviata ad Eima 2016, aveva introdotto nel portafogli Kubota le attrezzature per la semina, la concimazione e il pacchetto fienagione; la nuova fase apre le porte dei concessionari del brand giapponese anche alle macchine per la lavorazione del terreno e ci prepara alla terza e ultima tranche prevista ad inizio 2018, quando si parlerà di precision farming.
Presente la rete concessionari che, assicurano, rimarrà distinta dalla rete del marchio gemello Kverneland, anche se potrà avvalersi dell’esperienza dei product specialist “in rosso”.
“L’impegno che chiediamo ai concessionari Kubota di gestire un’offerta full trattori e attrezzature – ha chiarito Eleonora Benassi, amministratrice delegata di Kverneland Group Italia – è funzionale al mercato sempre più global sul quale ci troviamo ad operare”.
La strategia scelta dal Gruppo prevede un matching tra attrezzature e trattori, ovvero il pacchetto prodotto destinato alla rete “Orange” sarà limitato alle macchine compatibili con il range di potenza dei trattori che arriva a 170 cavalli.
Una gamma sempre più full
Sotto la guida di Sandro Battini – direttore commerciale di Kverneland Group Italia, che da perfetto direttore d’orchestra ha presentato alla rete di concessionari la gamma di attrezzature ora disponibili per i clienti – sono state illustrate alcune delle ventotto macchine presenti. Particolare attenzione è stata data ai tre cantieri allestiti: lavorazione tradizionale, minima lavorazione e crop care.
Lavorazione tradizionale: la semplicità che fa la differenza
Primo a scendere in campo, l’aratro RM2000 è parte della serie RM lanciata sul mercato tre anni fa (nell’omologa livrea rossa) anche nelle versioni RM2000V dotata di sistema Variomat per una facile regolazione della larghezza di lavoro e RM2005 con sistema di protezione NON-Stop utile nei terreni sassosi.
Adatti a trattori fino a 150 cavalli, questi aratri contengono diversi brevetti: si parte dal versoio che, con profondità di lavoro di 30 centimetri, anche con gommature di grandi dimensioni (da 520 fino a 710) garantisce un solco pulito per passare alle ancore tubolari derivate direttamente dai coltivatori CU e garantite a vita. Queste speciali ancore, non essendo “piene”, permettono di ridurre sensibilmente il peso dell’attrezzo e di conseguenza, oltre a richiedere minore capacità di sollevamento al trattore, permettono l’uso di potenze più basse.
La testata anteriore è attaccata al telaio tramite un parallelogramma e non tramite perno per mantenere costante la perpendicolarità delle punte alle ruote del trattore evitando che quest’ultimo venga spostato in fase di aratura verso la terra arata.
La serie RM, dal quadrivomere in su, è dotata di un sistema di ribaltamento bilanciato che porta la macchina al centro prima di ribaltare l’attrezzo.
Gli avanvomeri dispongono di una regolazione a tacche e, in occasione della prossima Agritechnica, verrà introdotta la regolazione centralizzata a mezzo di una semplice leva.
Sempre parte del primo cantiere, la combinata formata dalla seminatrice pneumaticaSD 1300M e dall’erpice rotante a disco PH 2301.
Parte della Serie SD 1000 Mounted da 2,5 a 3 metri di larghezza, questa seminatrice estremamente compatta e leggera richiede bassissime potenze di lavoro (75 cavalli) e può essere utilizzata con tutti i tipi di seme, fatta eccezione per il mais.
Il disco in acciaio del falcione CX-II si mantiene costantemente pulito grazie all’azione di un secondo disco in plastica flessibile.
I due dischi di diverso diametro e decentrati uno rispetto all’altro girano a velocità differenti mantenendosi però perfettamente a pari nella parte inferiore così da garantire un solco preciso per la deposizione del seme, posizionato esattamente al centro del diametro del disco.
La pressione singola del falcione di 35 chilogrammi è regolabile a mezzo di una molla pretensionata, ma si ha anche la possibilità di regolare tutta la fila contemporaneamente.
Semplice da sganciare, questa seminatrice può disporre di trasmissione idraulica e, grazie al triangolo universale di accoppiamento, si abbina a tutti gli erpici rotanti Kubota o di altri brand (questo non vale per le altre seminatrici in gamma che si abbinano solo ad erpici Kubota).
Il parallelogramma a quattro punti assicura una regolazione ideale dell’erpice e della barra di semina che si alza indipendentemente dall’erpice, mantenendosi sempre parallela al terreno per una profondità di semina costante anche su terreni irregolari.
Della Serie PH2001 l’erpice PH2301, ideale per aziende di medie dimensioni, richiede potenze fino a 170 cavalli.
In campo, il nuovo rullo Packer Shark con dentini che ricordano pinne di squalo, è stato alleggerito rispetto a un normale rullo Packer della dimensione montata sul cantiere di 110 chilogrammi andando a pareggiare, in quanto a peso, un rullo gabbia. Utilizzabile direttamente su sodo, questo erpice dispone di sistema quick-fit di sgancio rapido – senza utensili – dei denti fissati con sistema a spina.
Minima lavorazione: una risposta a ogni esigenza
In campo per questo cantiere, l’erpice e disco compatto CD 2300 a regolazione idraulica e il coltivatore CU 3300 Autoreset.
Caratteristica dell’erpice è l’angolazione di penetrazione nel terreno mantenuta costante dalla speciale conformazioneconica dei dischi anche quando usurati. Ampia la disponibilità di rulli.
La Serie CU3000 di coltivatori Kubota offre, in funzione delle singole esigenze, la versione 3000 a tre file di denti su quattro metri di lunghezza di lavoro, ideale per la semina o in caso di abbondanti residui, oppure quella da 3 metri di lavoro nella versione 2000 con due file di denti, adatta se si dispone di minori potenze di traino.
Nella versione da tre file di denti, una di queste può essere sostituita da una dischiera anteriore.
Crop Care, concimazione e diserbo
Pensata per la semplicità di utilizzo, la gamma XMS di botti da diserbo portate Kubota si articola nelle versioni XMS1 e XMS2 disponibili rispettivamente in tre modelli da 800-1000 e 1200 litri e in quattro modelli da 1000- 1300-1600 e 1800 litri, in tutti i casi con due tipologie di barre HOSA in allumino e HC in acciaio.
Parte della Serie 1, la XMS112 HOSA 15 FMC presente in campo si caratterizza per basso peso e grande compattezza. Gestibile completamente dal trattore, pur non essendo Isobus e quindi non avendo la possibilità di gestire la dose variabile, dispone di un pacchetto elettronico che consente la gestione in automatico delle sezioni.
La presenza del monitor FMC – Flowmate Control permette la gestione delle funzioni di barra e di volumetria altrimenti controllabili da un sensore a ruota.
In campo per la Serie XMSII disponibile in versione Isobus, il modello XMS213 HC 18 FMA con barra in acciaio da 18 metri a geometria variabile per gestire l’apertura e la chiusura delle varie sezioni in modo indipendente. L’ingombro delle barre chiuse è di 2,5 metri.
Questa serie prevede la possibilità di utilizzare un serbatoio frontale XFT grazie al quale si possono raggiungere i tremila litri di capienza totale e la gestione di due prodotti contemporaneamente.
Il sistema iXcelan con un semplice pulsante avvia la pulizia automatica di tutto l’impianto.
Completa il cantiere lo spandiconcime DSM W GEOspread con tramoggia da 1100 a 2mila litri e ingombro di 2,2 metri.
E’ dotato di sistema TrimFlow per la copertura della distribuzione a bordo campo dove, non potendo effettuare il doppio passaggio, tutto il prodotto viene scaricato al primo passaggio.Con copertura di spandimento di 30 metri, questo spandiconcime gestisce 14 sezioni da 2 metri ciascuna grazie alla presenza delle precamere e di due attuatori montati su ogni disco.
Il concime dai serbatoi cade in una precamera (RotaFlow) dove viene fatto ruotare per essere rilasciato sul disco così da evitare che la pala lo danneggi. Il prodotto assume grande accelerazione, ma evita la frammentazione dei granuli. La serie DSM W è Isobus compatibile di serie.
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Fonte: Agronotizie – Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli