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Contributi a fondo perduto agricoltura e pesca: misura specifica per le imprese del settore nel DL Ristori. Si tratta di uno strumento diverso da quello per le aziende indicate nell’Allegato 1. 100 milioni di euro sono le risorse disposizione che saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate.

Contributi a fondo perduto agricoltura, pesca e acquacoltura: anche per questi settori il Decreto Ristori mette in campo misure specifiche. Si tratta di uno strumento simile ma diverso rispetto a quello previsto per le attività con codice ATECO inserite nell’Allegato 1 del provvedimento.

I fondi messi a disposizione dal DL numero 137 del 28 ottobre 2020 ammontano a 100 milioni di euro, ma a stabilire nel dettaglio come saranno impiegati sarà un apposito decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Contributi a fondo perduto agricoltura e pesca: la misura specifica nel DL Ristori
Per individuare la platea di imprese del settore dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura che possono accedere ai contributi a fondo perduto, è necessario quindi attendere.

Ma il testo del comunicato stampa diffuso subito dopo l’approvazione del Decreto Ristori dal Governo anticipa i possibili requisiti richiesti:

“Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019”.

L’obiettivo con cui vengono erogate le somme è comune all’altra tipologia di contributi a fondo perduto prevista: “sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020 per contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19”, come si legge all’articolo 7 del DL numero 137 del 28 ottobre 2020.

La misura fa il paio con un’altra agevolazione prevista, l’esonero contributivo per il mese di novembre 2020 riconosciuto alle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra.

Contributi a fondo perduto agricoltura e pesca: si attende il decreto attuativo
In ogni caso le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura per accedere ai contributi a fondo perduto devono attendere un decreto attuativo che stabilisca platea di beneficiari e criteri di accesso.

La gestione delle domande e l’erogazione delle somme, come per la misura principale destinata ai codici ATECO presenti nell’Allegato 1, sono affidate sempre all’Agenzia delle Entrate.

Da sottolineare, però, che il testo del DL numero 137 del 28 ottobre 2020 non ha previsto alcuna scadenza per l’emanazione.

Per i settori interessati sembra ripetersi lo schema del Decreto Agosto che prevedeva uno strumento molto simile tutto, il bonus filiera, da definire con un decreto ad hoc che, però, ad oggi ancora non è passato alla piena operatività. L’attesa, a questo punto, diventa doppia.

fonte https://www.informazionefiscale.it/

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